Molti investitori sia grandi che piccoli al giorno d’oggi si chiedono sempre più spesso quali siano i titoli più convenienti da acquistare in questo momento o per un futuro investimento.
Naturalmente non stiamo parlando soltanto di titoli azionari ma di qualsiasi strumento finanziario negoziabile nei mercati e nelle borse mondiali.
Se anche tu ti stai chiedendo quali siano i migliori titoli da acquistare in questo momento per effettuare un trading di breve termine o un investimento di lungo periodo, sei finito nel posto giusto.
In questo articolo cercheremo di darti alcuni consigli e strumenti utili per scoprire da solo quali sono le migliori opportunità su cui poter lavorare.
Come scegliere i titoli azionari da acquistare
Quando si tratta di acquistare dei titoli azionari è importante innanzitutto avere ben chiaro quale deve essere il prezzo d’ingresso, cioè il prezzo di acquisto o di vendita allo scoperto dell’azione, il prezzo o i prezzi a cui intendiamo liquidare parzialmente o totalmente la nostra posizione ed infine, ma non di certo per importanza, il prezzo raggiunto il quale dobbiamo senza indugio uscire dalla nostra posizione anche se con una piccola perdita.
Quest’ultima condizione infatti ci consente di proteggere i profitti e di limitare i danni dovuti alle inevitabili perdite, seppur controllate, che il trading e gli investimenti comportano.
Non bisogna quindi aver paura di perdere del denaro nel momento in cui si valutano i titoli da acquistare in quanto tali perdite rappresentano in buona sostanza un semplice costo di esercizio. Come detto, l’importante è averne consapevolezza e soprattutto adottare quell’insieme di misure necessarie a tenerle sotto controllo.
Approfondisci l’argomento: l’importanza del capitale iniziale nel trading.
Nel seguito esporremo una serie di semplici tecniche per effettuare la scelta dei titoli da acquistare sia attraverso considerazioni di analisi tecnica, sia di analisi fondamentale, senza avere tuttavia la pretesa di esaurire un argomento così complesso in un unico articolo.
Selezione attraverso l’analisi tecnica
Nel momento in cui da investitori o da trader vogliamo valutare per bene i nostri titoli da acquistare è necessario fare riferimento all’analisi tecnica cioè quell’analisi che ci consente di capire attraverso la struttura stessa dei prezzi se il titolo è destinato a salire, scendere, oppure mantenersi stabile all’interno di una fase laterale, cioè una fase dove i prezzi rimangono letteralmente “ingabbiati” all’interno di alcuni livelli predefiniti detti di supporto e di resistenza.
La chiave vincente per acquistare dei titoli destinati a creare profitti è quella di sviluppare la capacità di prevedere, almeno nel breve periodo, cosa lo strumento è destinato a fare.
Esistono a tal proposito una grande varietà di strumenti che ci consentono di capire con approssimazione abbastanza buona se un titolo da acquistare è destinato a muoversi nella direzione da noi ipotizzata così da poterne trarre vantaggio, per esempio, l’utilizzo di indicatori ed oscillatori, tramite i quali si possono andare a definire la cosiddette zone di ipercomprato e di ipervenduto di un titolo, quindi stimarne una sopra o sotto valutazione.
ESEMPIO
Vediamo adesso di fare un esempio pratico sul titolo azionario Apple attraverso uno dei nostri indicatori preferiti, il commodity channel index.
Visualizzando questo formidabile indicatore di prezzo su un grafico azionario è possibile definire due fasce all’interno del grafico dell’indicatore: una prima fascia situata al di sotto della linea -100, ed una seconda fascia situata al di sopra della linea +100.
Queste due fasce definiscono rispettivamente le zone di iper vendita e di iper acquisto.
Un modo molto semplice per poter utilizzare tale indicatore è quello di aspettare il rientro al rialzo dalla linea -100 (la zona iper vendita) così da definire un buon setup di acquisto.
Tuttavia l’utilizzo degli indicatori (ed anche degli oscillatori) soffre di un problema, cioè la generazione di numerosi falsi segnali durante le fasi di trend più sostenute (come in questo caso).
In tal caso quindi, per aumentare di molto le probabilità di successo dell’operazione, l’indicatore potrebbe essere sfruttato contestualmente ad una media mobile che vada ad evidenziare il trend rialzista di fondo.
L’indicatore ci servirà così per aspettare la fine della correzione (o pullback) fornendoci un segnale di ingresso al primo incrocio rialzista con la linea -100.
Selezione attraverso l’analisi fondamentale
Un approccio alternativo a quello seguito attraverso l’impiego dell’analisi tecnica (visto al punto precedente) consiste nella selezione del titolo attraverso l’analisi fondamentale.
Precisiamo subito dicendo che l’analisi fondamentale rappresenta una materia complessa spesso rivolta agli specialisti del settore ed esperti in finanza aziendale, tuttavia facendo uso di alcuni semplici strumenti messi a disposizione dalla alcune piattaforme, per esempio Fineco, è possibile ricavare importanti informazioni per avere un’adeguata panoramica sulle potenziali opportunità in termini di titoli da acquistare.
Nell’immagine che segue, la piattaforma Fineco mostra una mappa dei titoli dov’è possibile fare immediatamente un confronto tra il dividendo percentuale offerto da un’azienda di cui si prevede di acquistare i titoli ed il rapporto prezzo utili (sull’asse orizzontale), mentre la grandezza del cerchietto indica semplicemente la capitalizzazione di mercato dell’azienda.
Quindi, i cerchi più grandi rappresentano le aziende maggiormente capitalizzate, i cerchietti via via più piccoli rappresentano invece le aziende a minore capitalizzazione di mercato.
Il dividendo percentuale rappresenta sicuramente una buona motivazione per acquistare i titoli di un’azienda poiché, periodicamente, allo stacco dei dividendi, sarà possibile vedersi accreditata sul conto la quota di propria spettanza percepita naturalmente in funzione del capitale investito.
Sull’asse delle ascisse (orizzontale), come detto, troviamo invece il rapporto prezzo-utili (price/earnings); senza entrare troppo nei dettagli di questo indicatore fondamentale, diciamo soltanto che ad un prezzo-utili minore (quindi sulla parte sinistra della mappa) corrisponde una sottovalutazione dell’azienda e viceversa.
Ragionevolmente sarà quindi possibile investire su quei titoli la cui azienda risulta al momento sottovalutata e quindi con il rapporto prezzo-utili relativamente basso!
Naturalmente non è pretesa di questo articolo affrontare il complesso tema degli investimenti attraverso un approccio puramente fondamentale in quanto ciò non rientra nello scopo dell’articolo stesso.
Diciamo soltanto che quello appena visto è uno dei modi possibili per poter effettuare una valutazione, soprattutto quando i titoli da acquistare devono essere mantenuti in portafoglio per periodi medio-lunghi (3 – 5 anni).
Segnaliamo infine un’altro forte limite dell’analisi fondamentale (di cui non soffre l’analisi tecnica) e cioè la totale assenza del timing e del livello di prezzo a cui entrate a mercato, realizzare i profitti o liquidare la posizione in caso di perdita.
Titoli da acquistare: la diversificazione
Nel momento in cui ci si pone la questione su quali siano i titoli da acquistare per effettuare un investimento azionario nei mercati finanziari, non esiste regola più importante da imparare della diversificazione di portafoglio.
Sarebbe pura follia infatti investire buona parte o addirittura tutto il proprio capitale disponibile sulle azioni di una sola azienda poiché, nell’eventualità che il corso del titolo dovesse andar male per lungo tempo o peggio che l’azienda di cui abbiamo acquistato il titolo fallisca, ci ritroveremo con un grosso portafoglio in perdita!
Non è proprio la scelta più saggia da compiere.
In realtà la diversificazione di portafoglio, effettuata acquistando non un solo, ma più titoli, serve anche a bilanciare con dei guadagni le eventuali perdite che il portafoglio fa registrare.
Se vuoi saperne di più sull’argomento diversificazione ti consigliamo di visitare il nostro articolo dedicato al seguente link.
La gestione patrimoniale con i titoli azionari
Dopo aver effettuato un’attenta analisi dei titoli ed aver valutato diverse alternative soprattutto per creare una diversificazione di portafoglio efficiente è necessario stabilire anche qual è l’aliquota percentuale del nostro capitale disponibile da destinare a ciascuno strumento finanziario.
Il linea generale ogni azienda presente in portafoglio non dovrebbe mai avere un peso percentuale sull’intero portafoglio maggiore del 5%. Quanto detto naturalmente dipende dal personale grado di esposizione al rischio.