Proviamo a considerare per un attimo la struttura di fondo del mercato: di per sé, non è altro che un’instabile accozzaglia di prezzi, del tutto priva di governo, direzione, ordine. Bene, se siamo trader capaci, dobbiamo riuscire a darglielo noi quest’ordine. L’ordine non spetta al mercato, spetta a noi!
Il mercato, in quanto tale, non è assolutamente in grado di condizionare minimamente né la nostra vita, né i nostri risultati. Sono le nostre reazioni al mercato a poterlo fare, e le nostre reazioni dipendono proprio dalle nostre interpretazioni. Questo modo di vedere le cose consente di attribuire la responsabilità a chi la possiede davvero, e cioè a dire a noi stessi.
Il mercato non è in grado di scegliere i suoi amici e i suoi nemici!
Come stiamo trattando noi il mercato è la vera domanda da porsi. Non siamo mai vittime. Certamente, possiamo subire delle perdite o soffrire per una scorretta interpretazione del mercato, ma l’interpretazione era nostra, o quantomeno abbiamo deciso di accettarla.
Il mercato è uno specchio quasi perfetto della vita, ed è per questa ragione che chi raggiunge il successo nella vita solitamente riesce ad ottenerlo anche nel trading. La vita in generale, e tutto ciò che essa ci può offrire, dipende dal nostro modo di pensare e di porci di fronte all’esistenza.