Commodity Channel Index (CCI) – Analisi Tecnica dei Mercati Finanziari
Il Commodity Channel Index (CCI) è uno degli indicatori più utilizzati in analisi tecnica dei mercati finanziari.
L’indicatore è stato originariamente creato da Donald R. Lambert per cercare di individuare i principali punti di svolta nel mercato delle materie prime ma successivamente ha trovato applicazione anche in altri mercati come le azioni, gli indici e le valute.
L’idea che sta alla base della costruzione del Commodity Channel Index è che i prezzi degli strumenti finanziari a partire da cui esso è calcolato si muovano seguendo dei cicli, con massimi e minimi che si ripetono con una certa frequenza.
Costruzione dell’indicatore CCI
Per il calcolo del CCI è necessario dapprima:
- calcolare per ogni barra il prezzo tipico TP;
- calcolare la media mobile semplice ad n periodi dei prezzi tipici;
- calcolare la deviazione media dei prezzi tipici.
La definizione matematica del CCI è la seguente:
CCI = (TP[1] – SMATP[n])/0.015*DMTP[n]
ove si è indicato con:
TP[1]: ultimo valore del prezzo tipico;
SMATP[n]: media mobile semplice ad n periodi dei prezzi tipici;
DMTP[n]: deviazione media dei prezzi tipici ad n periodi;
mentre il prezzo tipico è così definito:
TP = (H+L+C)/3
con
- H: massimo della barra o candela di riferimento;
- L: minimo della barra o candela di riferimento;
- C: chiusura della barra o candela di riferimento.
Grafico del CCI
Il Commodity Channel Index come già detto è un indicatore di prezzo.
Un indicatore si differenzia da un oscillatore in quanto non esiste una regione limitata di valori che l’indicatore stesso può assumere.
Ad esempio lo stocastico è un oscillatore e non un indicatore in quanto questo può oscillare soltanto all’interno di una fascia di valori limitati.
Un indicatore, al contrario, non ha un limite teorico che lo confina a muoversi all’interno di un certo range, ma esso può assumere qualsiasi valore.
Nella fig.1 mostriamo l’andamento del CCI a 20 periodi dove è stata riportata la fascia -100 /+100 che definisce le regioni di iper-acquisto e di iper-vendita.
La regione di iper-vendita è quella regione per cui il CCI assume valori minori di -100.
La regione di iper-acquisto è quella regione per cui il CCI assume valori maggiori di +100.
Uso del CCI per individuare segnali di trading
Per cercare di individuare dei segnali di trading l’indicatore Commodity Channel Index può essere utilizzato in svariati modi.
I principali sono costituiti da:
- Utilizzo del CCI sfruttando i rientri dalle zone di iper-acquisto e di iper-vendita;
- Utilizzo del CCI sfruttando le divergenze di prezzo.
Primo caso – Utilizzo del CCI sfruttando i rientri dalle zone di iper-acquisto e di iper-vendita
In questo caso aspetteremo che l’indicatore rientrerà dalla zona di iper-vendita (incrociando al rialzo la linea -100) per aprire posizioni rialziste ed analogamente, ma dal lato short, avremo la possibilità di ottenere un segnale quando il CCI rientrerà dalla zona di iper-comprato (incrociando al ribasso la linea +100).
Secondo Caso – Utilizzo del CCI sfruttando le divergenze di prezzo
In quest’altro caso si cercheranno opportunità quando si verrà a creare una situazione di difformità tra l’andamento dei prezzi e quello dell’indicatore: si parla in tal caso di divergenza di prezzo.
Uno dei grandi pregi del CCI è infatti la capacità di non riuscire a mantenere il proprio valore man vano che i prezzi avanzano in una direzione se questi non sono supportati da una forza reale.
Per questo motivo è molto importante andare alla ricerca di quelle opportunità per cui si ha una progressiva perdita di momentum (cioè di forza) del titolo allorquando ci si trova in condizione di divergenza.
Nel seguito daremo degli esempi pratici per capire meglio i concetti appena esposti.
Esempi di segnali di trading con il Commodity Channel Index
Nella fig.2 riportiamo 5 casi di possibili segnali operativi generati attraverso l’utilizzo del CCI secondo i criteri appena esposti.
Un segmento verde o rosso mostrerà i potenziali livelli di ingresso a cui entrate, mentre le frecce indicheranno la barra di conferma del setup e quindi ci forniranno la risposta alla domanda sul quando andrà piazzato l’ordine.
Segnale 1 – Si assiste ad un rientro del CCI dalla zona di iper-comprato in concomitanza al test della Banda di Bollinger superiore. Non c’è alcun pattern candlestick a conferma del setup.
Segnale 2 – In questo caso siamo in presenza di una divergenza rialzista di prezzo.
Si assiste infatti ad una continua discesa dei prezzi, mentre l’indicatore non è in grado di sostenere tale discesa fornendoci già un segnale di allerta su una potenziale inversione rialzista di mercato.
Il segnale definitivo si ha nel momento in cui il CCI incrocia al rialzo la linea di valore -100 che in questo caso avviene contestualmente ad un pattern candlestick hammer.
Questa configurazione grafica costituisce senz’altro un’ottima opportunità d’acquisto.
Segnale 3 – Questa configurazione grafica, in base alla nostra esperienza è un’altra di quelle condizioni in cui si hanno ottime probabilità di successo dell’operazione.
In particolare si assiste ad un rientro rialzista del CCI in concomitanza ad un test dei prezzi sulla media mobile semplice a 20 periodi (linea tratteggiata).
Questa formazione spesso ci consente di identificare correttamente la fine del pullback e la ripresa dei prezzi nella direzione originaria.
Segnale 4 – Anche il questo caso il segnale è dato da un rientro del CCI dalla zona di iper-vendita con trend di fondo rialzista e test questa volta sulla banda inferiore di Bollinger.
Segnale 5 – In questo caso siamo in presenza di una divergenza ribassista con i prezzi che vanno via via a formare massimi crescenti, mentre il CCI non essendo in grado di sostenere i prezzi va a formare massimi decrescenti.
Il setup in questo caso viene confermato ulteriormente da una candela shooting star che effettua un test della trendline superiore che delimita il canale di prezzo formatosi (linee blu).
La rottura della trendline inferiore determinerà poi la fine del trend precedente il quale non tarderà ad invertire.
Considerazioni finali
Abbiamo visto come si costruisce i Commodity Channel Index e come potere sfruttarlo a livello operativo per cercare dei potenziali punti favorevoli di ingresso nel mercato.
Chiaramente un buon ingresso, sebbene costituisca una parte molto importante del successo dell’operazione, non può rappresentare da solo l’elemento discriminante che consentirà di condurre continuativamente delle operazioni profittevoli o diventare dei trader vincenti nel lungo periodo.
Non bisogna mai dimenticare infatti che il successo continuativo nel trading viene dal seguire un percorso costante di crescita personale dove, oltre ad una solida formazione, l’esperienza maturata sul campo gioca un ruolo fondamentale.